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“ J. F. Kennedy “
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Cetin FETHEIYE,

Heranush mia nonna,

Alet, 2007

Una nonna meravigliosa che per l’autrice era sempre stata un modello per il suo senso di giustizia e per la sua generosità verso il prossimo, improvvisamente  rivela il suo terribile segreto: nata in un villaggio armeno di religione cristiana, il suo nome era Heranush quando nel 1915, all'età di dieci anni, i turchi massacrarono la sua gente deportando donne e bambini. Adottata da un capitano dell'esercito turco, iniziò una nuova vita da musulmana con il nome di Seher, mentre la sua famiglia subiva la diaspora. Una storia sul dolore della separazione, ma soprattutto sulla forza misteriosa degli affetti e il desiderio mai spento di ritrovare i genitori e il fratello fuggiti in America. Neppure Fethiye Çetin sa spiegarsi infatti come sua nonna abbia potuto tenersi dentro così a lungo le immagini di una violenza tanto efferata continuando a vivere in quegli stessi luoghi e, allo stesso tempo, costruirsi con amore una nuova famiglia e coltivare la speranza di ritrovare un giorno le persone, i sapori, la lingua, la fede della sua infanzia. Come dire che lo sradicamento radicale operato dagli sterminatori turchi a danno delle donne armene scampate alla deportazione non ha vinto perché l’amore che esse portavano dentro era inestinguibile, misterioso e irriducibile come la vita stessa che non solo sopravvive, ma contro ogni evidenza anche dopo gli inverni più cupi torna a germogliare. Fethiye Çetin, dopo la morte della nonna, riuscirà miracolosamente attraverso il necrologio pubblicato su una rivista a rintracciare negli Stati Uniti un’anziana sorella di Heramush e i suoi nipoti e a compiere quel viaggio di ricongiungimento familiare a cui la nonna aveva sempre anelato senza riuscirci. 
Nella testimonianza di Heranush, nel suo desiderio di rivedere i suoi cari, nel suo segreto gelosamente custodito, il destino di migliaia di famiglie armene.

                                                                                     Isabella Raccanello

 

 

ISIS J.F.Kennedy Monselice                                                                                                                                                             © raccisa 2006